Paolo Roversi

Quindici anni fa spegneva la luce Bukowski.
Uno strano tizio milanese di nome Carlo Boschi la riaccendeva… Ma questa è un’altra storia.
Oggi sono a Parigi e in un caffè della rive gauche brinderò alla memoria del vecchio con una birra e un taccuino su cui cercherò di buttare giù un po’ di idee. In fondo se faccio lo scrittore lo devo al vecchio Henry Chinaski.
Sull’ultimo numero di INSCENA, in edicola in questi giorni e scaricabile gratuitamente qui, c’è un mio pezzo dedicato a Bukowski. Un ritratto diverso dal solito credo intitolato “Lo scrittore con la bottiglia“.

“Se volete passare delle ore piacevolissime, allora questa è una lettura che non dovete perdere.”
Lo scrive Grazia Casagrande nella bella recensione pubblicata ieri sul portale letterario Wuz.

L’emittente TeleNova, all’interno della sua rubrica settimanale dedicata ai libri, ha recensito il mio Taccuino di una sbronza (Kowalski).

Domani, sabato 21 febbraio, l’emittente TELENOVA nella rubrica SPECIALE LIBRERIA recensirà (spero bene) il mio Taccuino di una sbronza (Kowalski).
La rubrica andrà in onda nel corso delle tre edizioni del TG: della mattina (ore 7), del giorno (ore 14.15) e della notte (ore 23)
Qui a Milano si vede e almeno in una delle tre repliche spero di vederla

Perché si scrive? Certo la risposta può essere lunga e articolata: un bisogno interno, una vocazione e altre mille balle del genere. Non ve le propinerò.

Quello qui sopra è il titolo di un’intervista da… ghigliottina. E’ quella che trovate pubblicata sul portale che si chiama appunto Ghigliottina. Si parla del Taccuino e di MilanoNera.

Prima recensione dell’anno per il Taccuino sul numero di gennaio di RockeRilla.
Il mensile definisce il romanzo Una lettura leggera e spiritosa che prova ad affogare in una surreale sbronza la depressione nella quale le ultime elezioni hanno precipitato metà del paese

E’ il titolo dell’intervista pubblicata qualche giorno fa su Thriller Magazine

Buoni propositi letterari per il 2009 e il festival Nebbiagialla pronto al via. Passando per due birre ghiacciate bevute sul mar Rosso