Guida ai migliori difetti e alle peggiori virtù
Edizioni Sonda, 2003
Collana Guide Xenofobe Italiane
€ 9.50
Fiero delle proprie origini, geloso delle tradizioni, orgoglioso della cucina, sempre pronto a tessere le lodi della propria terra. Ecco, in estrema sintesi, il ritratto del mantovano, un curioso personaggio intimamente convito che al centro di tutto ci sia Mantova e la sua provincia e attorno il nulla. Instancabile polemista, poco espansivo coi fùraster (forestieri) e talmente attaccato ai bèsi (soldi) da aver tradotto il latino “Pecunia non olet” in “I bèsi i ‘n spösa mia” (“I soldi non hanno odore”). Innamorato del Po e della nebbia, campanilista convinto (“Il lambrusco è meglio del Brunello”), ossessionato dall’apparire (“L’abito fa il monaco”), contorto nel modo di esprimersi (se fa freddo commenta “Incö as süda mia!” “Oggi non si suda”). E’ così attaccato al mito di Virgilio da avergli dedicato perfino una pera col marchio DOP.
Le recensioni
Testata | Data | Titolo articolo |
18/05/2004 | I mantovani: un popolo coriaceo alla conquista del Sud America | |
18/11/2003 | Pregi e difetti nostrani, c’è la guida | |
29/04/2003 | Incontri con l’autore a Suzzara |