Milano criminale
Esce oggi in allegato al Corriere della Sera un'edizione speciale del mio romanzo Milano Criminale.
Lo potete ordinare qui se non lo trovate subito dal vostro edicolante (o potete chiedere a lui di farvelo arrivare se l'ha finito o non gli è stato recapitato).
Ecco come lo presentano nella collana I maestri del giallo:
«Quando i sei uomini con il volto coperto ripartono sgommando, Antonio non ha alcuna reazione, continua a fissare sbalordito la scena: il portavalori sventrato e il Leoncino con ancora il motore acceso. Ed è esattamente in quel momento che capisce che il suo destino è segnato. La data, che legge sul quotidiano abbandonato lì sul marciapiede da uno dei banditi, gli rimane impressa a fuoco nella mente, 27 febbraio 1958: quello che per tutti i milanesi sarà “il giorno della rapina”, è per lui il giorno della vocazione. Deve ancora compiere quattordici anni ma ha appena deciso
che mestiere farà da grande: lo sbirro.»
Milano, un fatto di cronaca, una spettacolare rapina messa a segno da una banda che passa alla storia con il nome di “i sette uomini d’oro”. Da qui parte la vicenda di due ragazzini, nati e
cresciuti in un quartiere di periferia e testimoni della rapina: Antonio e Roberto. Il primo diventerà poliziotto, l’altro sarà un duro della mala milanese. In una Milano che cambia, specchio del Paese in profonda trasformazione, negli anni del boom economico, del nuovo benessere, delle fabbriche ma anche delle rapine alle banche e dei clan criminali, tra le atmosfere noir e i leggendari
attori di un’epoca da film, si snodano le storie parallele dei due protagonisti.